RSA di Milano – Inchieste
Ho appena guardato un’articolo sulla testata on line del Fatto Quotidiano del 10 Aprile che mostra le immagini di un video mostrato su La7 e girato all’interno di una RSA di Milano.
Il servizio, per chi volesse visionarlo, si trova sul sito di Piazza Pulita (trovate il link in fondo all’articolo).
Vengono mostrate camere non sanificate di una RSA, persone anziane lasciate morire nei loro letti, a volte senza ossigeno, lontano dai loro cari.
Anziani posti a contatto con altri ospiti positivi al coronavirus oggi tristemente noto, senza alcuna attenzione al pericolo del contagio in cui spesso incorrono.
Immagini terrificanti, precedute da una scritta che sconsiglia la visione alle persone più sensibili, girate da personale sanitario incolpevole, che non ha avuto i mezzi adeguati e continua a non averli.
Le guardo e capisco il perché di certi numeri in Lombardia.
Le guardo e penso a mia mamma, che ha 92 anni e per fortuna è al sicuro in casa sua in quella RSA, con me vicino, che non faccio altro che andare al lavoro, sostituito da mio fratello, e stare in casa ad accudirla, facendo anche altre cose. Intendiamoci, non tutte le RSA sono in queste condizioni.
Nella mia città, Cento, ed in una sua frazione qui in Emilia Romagna, non si sono verificati questi casi di contagio, nemmeno uno.
Sicuramente anche in Lombardia ci saranno esempi più virtuosi di RSA, ne sono certo, ma credo che il fattore discriminante sia sostanzialmente uno: quando la logica del profitto supera la logica dell’umanità causa questi disastri.
Certi servizi come le RSA, dopo una vita di contributi versati, dovrebbero essere quantomeno compartecipati a livello regionale, e si dovrebbe poter accedere tutti a strutture pubbliche nei casi in cui le persone anziane, per varie ragioni, non siano più gestibili nella propria residenza dai propri cari.
Sono altre le spese che si possono tagliare, non certo la sanità pubblica e l’assistenza alle persone bisognose di personale e strutture qualificate.
Ed il Covid-19, questo maledetto coronavirus che sta cancellando gran parte di una generazione paragonabile ad una enciclopedia di esperienza di vita, pare proprio arrivato a sottolineare gli errori compiuti negli ultimi venti anni. Ma quando torneremo prima o poi alla vita normale, non dimentichiamo cosa ha messo a nudo questo virus e facciamo tesoro di questa esperienza.
Perché non si debba più assistere a video come questi.